Il progetto

SILLABUS

Finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e Interreg V-A Italia-Austria 2014-2020, si prefigge, attraverso una serie di attività di analisi comparata, formazione e sperimentazione, di definire dei modelli di intervento innovativi in ambito sociale e socio-sanitario per l’individuazione di politiche condivise nell’area transfrontaliera al fine di sostenere, favorire e creare le condizioni base per una inclusione sociale delle persone con disabilità in diversi aspetti della vita, con particolare interesse al mondo del tempo libero, della cultura, della natura, del turismo e al mondo del lavoro.

Il progetto

SILLABUS è un progetto finanziato dal programma Interreg V-A Italia – Austria.

Interreg V-A Italia-Austria fa parte dei programmi di cooperazione territoriale europea per il periodo 2014-2020. Il programma promuove lo sviluppo equilibrato e sostenibile e l’integrazione armoniosa nell’area di confine tra Italia e Austria. Il programma è finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e da contributi pubblici nazionali per un totale di 98 milioni di euro.

Il progetto SILLABUS è nato prefiggendosi, attraverso una serie di attività di analisi comparata, formazione e sperimentazione, di definire dei modelli di intervento innovativi in ambito sociale e socio-sanitario per l’individuazione di politiche condivise nell’area transfrontaliera al fine di sostenere, favorire e creare le condizioni base per una inclusione sociale delle persone con disabilità in diversi aspetti della vita, con particolare interesse al mondo del tempo libero, della cultura, della natura, del turismo e al mondo del lavoro. contributo fondamentale alla ricerca e alla definizione delle “best practice” di ciascun partner e identificare le sfide e i potenziali benefici, quale contributo all’abbattimento delle barriere fisiche, sociali, culturali, geografiche e linguistiche che ostacolano l’inserimento dei soggetti diversamente abili. Il confronto su specifiche problematiche e la ricerca di soluzioni alle medesime attraverso lo scambio con partner che vivono in aree simili daranno al progetto una prospettiva differente rispetto a soluzioni puramente locali.

A partire dalla Convenzione dell’ONU sui diritti delle persone con disabilità e alla quale si rifà la Strategia europea sulla disabilità 2014-2020, adottata dalla Commissione europea nel 2010, e contribuendo al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU in merito allo sviluppo sostenibile dei territori (Goal 10 e contributo ai Goal 11 e 8), i partner rappresentativi delle tre aree, mirano a stabilire una cooperazione istituzionale sviluppando e condividendo modelli integrati a sostengo e supporto della partecipazione attiva delle persone disabili.

Questo è stato approfondito dall’ULSS 1 Dolomiti e da Veneto Lavoro, subentrata alla Provincia di Belluno, grazie alle competenze ed esperienza nei modelli di occupabilità, inserimento nel mondo del lavoro ed abbattimento delle barriere sociali e culturali, e dal GAL RegioL e dal Comune di Asiago nell’abbattimento delle barriere fisiche per rendere beni e servizi accessibili alle persone disabili nell’area rispettivamente designata.

Inclusione lavorativa

L’ULSS 1 Dolomiti e Veneto Lavoro hanno svolto un’analisi di contesto socio-sanitario dell’ambito della disabilità, coinvolgendo diversi servizi e attori in parte non ancora integrati in un’ottica sinergica. Hanno realizzato una formazione specifica sia verso gli operatori che stakeholder, laboratori di inclusione e di collegamento fra il mondo della scuola e del lavoro, e si sono occupati della valutazione in corso ed ex post oltre che del monitoraggio delle attività. E’ stato analizzato il contesto del collocamento obbligatorio di persone disabili, con attenzione alla facilitazione e coinvolgimento degli attori sociali ed istituzionali.

Inclusione siti pubblici

Il Comune di Asiago, in ha collaborato all’analisi dello stato dell’arte del grado di accessibilità con attenzione a specifici siti pilota di interesse comunale negli ambiti culturali, sportivi, ricreativi di interesse che sarà funzionale all’implementazione di azioni di sensibilizzazione e alla progettazione di interventi di adeguamento nel WP4. Nel WP5 contribuirà alle attività di LP.

Inclusione turistica

Il GAL RegioL si è occupato dell’analisi di accessibilità fisica con particolare attenzione alle strutture e ai luoghi del turismo e del tempo libero, della cultura e della natura e della consulenza per il miglioramento dell´accessibilità rivolta direttamente agli operatori di tali settori. RegioL ha effettuato l’analisi e la consulenza per la pianificazione di misure migliorative per l´accessibilità anche per alcune strutture delle aere transfrontaliere.

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